Descrizione

Thailandia

Per crescere ha bisogno di un clima umido e tropicale, così come palesemente richiama il suo aspetto esotico e atipico. Cugino del litchi, il rambutan è un frutto esotico della consistenza di un acino d’uva dalla polpa dolce ed estremamente delicata.  Questo frutto è contraddistinto da una specie di peluria filamentosa esterna di colore rosso che può variare dal color mattone al marrone giallastro. A guardarlo è simile a un piccolo riccio di mare, la sua polpa, in contrasto con l’esterno, è bianchissima e succosa. Il suo sapore va dal dolce all’acidulo a seconda dei periodi dell’anno o in base alla provenienza. Al centro della polpa come per l’avocado troviamo un grande seme interno, non tutti sanno che le spine esterne dall’aspetto “peloso” sono verdi appena i frutti sono raccolte, ma poi diventano nere nel giro di due giorni anche se il frutto resta commestibile e dal sapore fresco. Del rambutan non si butta niente, i semi possono essere mangiati decorticati e abbrustoliti o utilizzati per la produzione di sapone dato che contengono sostanze grasse quali acido oleico e arachico.
Ad oggi è commercializzato sia fresco che sciroppato in scatola, in Cina si usa molto sotto forma di marmellata o in gelatina. Questo frutto ha addirittura una festa in suo onore in Thailandia.

Il rambutan ha molte proprietà tra cui quelle depurative e lassative,  determinate dalla presenza di molte fibre nella polpa, è ricco di vitamina C ed è quindi un grande alleato nel rafforzamento delle difese immunitarie rendendo la pelle più luminosa e giovane. Come molti frutti dalla buccia rossa è ricco di ferro e quindi consigliatissimo per chi soffre di anemia o si sente particolarmente affaticato. Siccome contiene glucosio, il rambutan è spesso usato negli integratori per sportivi per le sue proprietà energetiche, è in genere molto consigliato per tutte le persone con ritmi di vita frenetici.

Come si mangia?

Nel pratico, mangiare un rambutan è più facile di quello che possiate immaginare. Bisogna tener ben fermo il frutto su una superficie afferrandone entrambe le estremità. Appoggiare poi la lama di un coltello lungo la linea centrale visibile del rambutan, pensate di volerlo tagliare a metà. Farete invece una piccola incisione solo sulla buccia tra le spine senza incidere la polpa. Procedere poi con il taglio su tutto il perimetro del frutto. Se l’operazione verrà svolta bene, la buccia si staccherà senza problemi lasciando fuoriuscire la polpa leggermente cristallina e di colore bianco o giallo ocra.