Descrizione
Costa Rica
Il taro grazie alle sue fantastiche proprietà è stato per molto tempo una risorsa fondamentale per le popolazioni più povere della Polinesia e costituiva l’unica risorsa alimentare per molte antiche popolazioni nomadi. Essendo un tubero, il taro poteva essere facilmente trasportato e soprattutto conservato. Il taro poteva essere mangiato ma anche ripiantato nel momento in cui la popolazione decideva di fermarsi in un determinato luogo.
Oggi possiamo trovare il taro molto più facilmente e viene coltivato in molti paesi, ma la sua origine è nelle zone tropicali dell’Asia. Successivamente il taro è diventato comune anche in altri paesi tropicali, quali l’Africa e lo ritroviamo in molte preparazioni di base della loro cultura.
Per quanto riguarda la diffusione del taro in Italia, è ancora poco conosciuto e utilizzato.
Sapore e odore del taro
Il taro si presenta, esteriormente, rugoso e dalla buccia spessa di colore marrone. L’interno e la sua polpa sono invece chiari con sfumature violacee quando viene cucinato. Il sapore del taro è dolce, ma non risulta essere dominante tanto da poterlo considerare neutro. Per questa ragione il taro può essere utilizzato per accompagnare differenti preparazioni, da dolci a salate, dalla carne al pesce.
Il taro deve essere sempre consumato cotto a causa della sua tossicità da crudo e quando lo si taglia ci si deve ricordare di non toccarsi mai gli occhi perché potrebbe provocare bruciore.